La storia non è fatta solo di grandi battaglie, generali e strateghi, ma anche di uomini comuni che, nel momento sbagliato, si sono trovati in un ingranaggio più grande di loro. Spesso, tra i banchi di scuola, si studiano i grandi eventi della Seconda Guerra Mondiale, le decisioni dei leader e gli scontri epocali tra eserciti, ma che dire di chi, pur non essendo nato per la guerra, ha dovuto combatterla?

Il Mediterraneo, negli anni tra il 1940 e il 1943, fu un campo di battaglia per la sopravvivenza. Navi mercantili, inizialmente costruite per trasportare passeggeri e merci, vennero improvvisamente strappate alla loro funzione e trasformate in strumenti di guerra. Una di queste fu la motonave Calino, una nave che non aveva nulla di eroico all’apparenza, ma che si ritrovò a essere protagonista di eventi cruciali: rifornimenti disperati alle truppe, attacchi subiti, salvataggi di civili e infine il suo tragico affondamento nel Golfo di Napoli nel gennaio del 1943.
La Calino: una storia di uomini e di memoria

La Calino non era una nave da guerra. Era nata per trasportare persone e merci tra le coste del Mediterraneo, ma con l’ingresso dell’Italia nel conflitto fu requisita dalla Regia Marina e assegnata alle rotte più pericolose. A bordo si trovavano marinai civili, giovani di leva e ufficiali, tutti uniti da un destino comune: sopravvivere.
Nel suo viaggio attraverso il Mediterraneo, la Calino fu testimone di episodi che hanno lasciato un segno nella storia, come il salvataggio degli ebrei del Pentcho, profughi in fuga dall’Europa occupata, soccorsi nel mezzo del mare. Ma la guerra non risparmia nessuno, e così, dopo diverse missioni di rifornimento tra Italia e Nord Africa, il 10 gennaio 1943, la nave urtò una mina e colò a picco nelle acque di Punta Campanella, davanti al Golfo di Napoli.
Nella scia della Calino: un viaggio nella memoria
Il libro Nella scia della Calino: memorie del Silenzio, è il racconto di questi eventi visti attraverso gli occhi di Oreste Di Vaia, un giovane marinaio che si trova catapultato dalla sua vita tranquilla nella periferia di Napoli alla vastità del mare, in una guerra che non ha scelto. Oreste è uno di noi: un ragazzo che si ritrova, quasi per caso, a vivere esperienze più grandi di lui, a stringere amicizie indissolubili con i suoi compagni di bordo e a conoscere il coraggio, la paura e il sacrificio.

Il romanzo, basato su anni di ricerca storica e documenti ufficiali, è un viaggio attraverso le emozioni e la realtà della guerra, senza eroi assoluti, ma con uomini normali che hanno resistito, lottato e, nel caso della Calino, trovato anche momenti di umanità in mezzo al caos.
Perché leggerlo?
Se pensate che la Storia sia solo un insieme di date e battaglie, Nella scia della Calino: memorie del Silenzio vi farà cambiare idea. È un libro che parla di scelte, di amicizia, di un mare che può essere un rifugio o una condanna, ma soprattutto di memoria, perché ogni storia, anche quella di una nave “secondaria” come la Calino, merita di essere raccontata. Forse, alla fine del libro, vi chiederete: “E se fossi stato io su quella nave?”. E allora, proprio come Oreste, vi ritroverete a guardare il mare con occhi diversi.
La Compagnia del Sapere esprime un sentito ringraziamento al professor Giovanni Di Trapani per aver condiviso con noi, nell’ambito delle “Giornate di lettura nelle scuole”, un incontro prezioso. La sua passione e la sua straordinaria capacità di coinvolgere gli studenti hanno reso l’esperienza ancora più significativa, dando vita a un dialogo stimolante in cui i ragazzi hanno risposto con entusiasmo e curiosità alla sua presenza nel nostro istituto.
Venite a trovarci in biblioteca per salpare a bordo della Calino 🚢 e lasciarvi trasportare tra le pagine del suo affascinante diario di bordo📝!
Sono io a ringraziare tutti Voi; nell’invitarVi a leggere i libro, condivido con Voi anche il LINK al sito sulla Calino:
http://www.calino.net
Saluti e a presto!!